        A poco pi&ugrave; di un mese dall&rsquo;emozionante epilogo di Imola, il CIV ha gi&agrave; posto le basi per un 2024 che si preannuncia pi&ugrave; che mai interessante e ricco di novit&agrave;. Come gi&agrave; ampiamente annunciato, Dunlop sar&agrave; il fornitore unico di tutte le categorie della serie tricolore per il prossimo triennio, e ricoprir&agrave; il ruolo di title sponsor del campionato, comparendo anche nel nuovo logo del Campionato Italiano Velocit&agrave; presentato presso lo stand FMI in occasione dell&rsquo;EICMA 2023.&nbsp; Cambiamenti che segnano l&rsquo;inizio di una nuova era, in cui innovazione e tradizione viaggeranno di pari passo. A raccontarcelo in esclusiva &egrave; stato Simone Folgori, Responsabile del Campionato Italiano Velocit&agrave;.&nbsp; &ldquo;La partnership con Dunlop segna innanzitutto l&rsquo;arrivo di una grandissima novit&agrave;, perch&eacute; il CIV torna ad avere un title sponsor &ndash; ci ha raccontato Folgori a proposito del recente accordo con l&rsquo;azienda britannica &ndash; la partnership avr&agrave; durata triennale e sar&agrave; una collaborazione importante sotto tanti punti di vista. Dunlop svilupper&agrave; infatti i suoi prodotti nel nostro campionato, e questo accordo porter&agrave; vantaggi a squadre e piloti: ci sar&agrave; un montepremi per i team e le coperture costeranno meno, senza dimenticare la due giorni di test gratuiti previsti nei giorni 18-19 marzo a Misano. Abbiamo annunciato anche Maroil-Bardahl come Official Sponsor, ma non sar&agrave; l&rsquo;unica azienda che ci supporter&agrave;: arriver&agrave; Greenpower, pi&ugrave; altre sponsorizzazioni a cui stiamo lavorando&rdquo;.&nbsp;  Folgori e il CIV 2024: "Imola confermata"  A proposito di date, parliamo del calendario. Siete soddisfatti del risultato raggiunto?&nbsp; &ldquo;S&igrave;, decisamente. Avremo sei round, il primo a Misano (6-7 aprile). Questo significa che il CIV inizier&agrave; un po&rsquo; prima del solito, ma &egrave; una scelta ben ponderata, perch&eacute; poche settimane dopo (il 21 aprile, ndr) sul circuito romagnolo andr&agrave; in scena il FIM JuniorGP: iniziando la stagione con un po&rsquo; d&rsquo;anticipo consentiremo ai piloti che parteciperanno al &lsquo;mundialito&rsquo; di prepararsi nel migliore dei modi. La Racing Night &egrave; confermata, seppur spostata di una settimana (3-4 agosto) per far spazio al WDW, e siamo contenti di aver mantenuto l&rsquo;appuntamento di Imola, che fino a qualche settimana fa sembrava in discussione. Abbiamo evitato concomitanze con l&rsquo;EWC, mentre ne avremo solo una con la SBK, proprio in occasione del round finale in riva al Santerno, ma il 28-29 settembre erano le uniche date disponibili per correre in riva al Santerno&rdquo;.&nbsp; Niente Cremona dunque, almeno per il momento.&nbsp; &ldquo;Restiamo alla finestra per il 2025. Seguiremo con attenzione i lavori che verranno effettuati, ma abbiamo preferito aspettare anche per una questione logistica. Il CIV, con trofei annessi, richiede un paddock molto ampio, mentre il Mondiale porter&agrave; a Cremona solamente tre classi. Per il futuro teniamo d&rsquo;occhio anche Cervesina, una pista interessante ma dotata di un impianto da ampliare&rdquo;.&nbsp; CIV, calendario 2024 Classi confermate, in attesa del 2025  Invece, le classi che compongono la serie tricolore restano confermatissime.&nbsp; &ldquo;Esatto. &Egrave;&nbsp;ancora presto per fare un bilancio relativo alle iscrizioni, ma le sensazioni riguardo Moto3 e PreMoto3 (che diventer&agrave; monomarca Honda avvicinandosi all&rsquo;ETC) sono molto buone. La Supersport 600 resta una garanzia, mentre la 300 sta vivendo un momento particolare: stiamo lavorando assieme alla FIM allo sviluppo di una categoria che verr&agrave; testata prima nel BSB (la Sportbike, simile alla Twins Cup americana, ndr)&nbsp;e vedremo se entrer&agrave; di conseguenza nel Mondiale e poi nel CIV&rdquo;.&nbsp; Quali aspettative avete per la Superbike?&nbsp; &ldquo;A livello regolamentare, il 2024 non avr&agrave; cambiamenti, mentre restiamo alla finestra per quello che accadr&agrave; nel 2025, anno in cui la categoria potrebbe avere novit&agrave; a livello internazionale. Ci aspettiamo qualche nuovo ingresso che potrebbe portare a infoltire la griglia, vista l&rsquo;assenza di concomitanze con l&rsquo;Endurance. Il nostro obiettivo &egrave; coinvolgere maggiormente le Case, magari con qualche BMW, Ducati e Kawasaki in pi&ugrave;, per arrivare a 20-22 moto&rdquo;.&nbsp; Lato trofei, il 2024 vedr&agrave; l&rsquo;ingresso del Kawasaki Ninja Trophy ZX-4RR, arricchendo ancor di pi&ugrave; l&rsquo;ampio programma del campionato. Come farete a far convivere cos&igrave; tante gare nello stesso weekend?&nbsp; &ldquo;Ogni gara avr&agrave; 4 slot dedicati ai trofei, quindi avremo una turnazione tra Yamaha R7 Cup, Aprilia RS660, Kawasaki Ninja e una griglia di National Trophy (non sappiamo ancora se 600 e 1000), senza dimenticare 1-2 round del Femminile. Forse avremo anche un appuntamento del campionato Europeo destinato ai piloti disabili&rdquo; Il CIV viaggia quindi a gonfie vele verso il futuro, ma c&rsquo;&egrave; qualche aspetto che proverete a migliorare?&nbsp; &ldquo;Il Media Value del Campionato &egrave; cresciuto in maniera importante, quindi il valore mediatico del CIV &egrave; salito, cos&igrave; come l&rsquo;audience web e media. Possiamo sicuramente migliorare dal punto di vista del pubblico sugli spalti, anche se portiamo in circuito mediamente 6-8000 spettatori, con la Racing Night che tocca punte di 18000. Sono numeri impressionanti se paragonati ad altre discipline, anche se non sembrano tanti se portati in autodromi con grandi capienze come il Mugello. Stiamo lavorando per dare un tema di racconto differente a ogni round: &egrave; un progetto che presenteremo assieme ad altre novit&agrave; al Motor Bike Expo di Verona&rdquo;.&nbsp;  I Talenti Azzurri e la Coppa Italia che verr&agrave;  In parallelo, proseguirete il vostro impegno federale per la crescita dei giovani piloti.&nbsp; &ldquo;Il programma Talenti Azzurri &egrave; un percorso ormai consolidato. Siamo reduci da un collegiale con i ragazzi che parteciperanno alle FIM MiniGP World Series di Valencia, appuntamento al quale arriviamo con grandi aspettative. La nostra Federazione mette in campo uno sforzo incredibile, e i risultati si vedono. Da questo punto di vista, siamo soddisfatti della formula scelta per la nostra Moto3 (con motori Yamaha da 450 cm&sup3; di derivazione Crossistica, ndr). La formula sta crescendo, tanto che in Spagna quest&rsquo;anno esordir&agrave; con un monomarca BeOn: questo potrebbe portare a una futura collaborazione con la Federazione spagnola&rdquo;.&nbsp; Concludiamo con la Coppa Italia, che manterr&agrave; 4 round in calendario.&nbsp; &ldquo;S&igrave;, nel 2024 partir&agrave; da Vallelunga, e nello stesso weekend svolgeremo la preparazione pratica prevista dal nuovo percorso di formazione annunciato per gli amatori, che inizier&agrave; gi&agrave; da febbraio con corsi online e in presenza per i piloti licenziati. La formazione &egrave; necessaria per evitare le tragedie purtroppo viste nel 2023&rdquo;.&nbsp; Coppa Italia, il calendario 2024       

Il Responsabile del Campionato Italiano Velocit&agrave; ci ha parlato della stagione che verr&agrave;, in cui Dunlop ricoprir&agrave; il ruolo di title sponsor e fornitore unico

CIV 2024, Folgori: "In SBK, obiettivo 20-22 moto in griglia"

        Obiettivo crescere ancora. In quel del Misano World Circuit la giornata di oggi ha fatto decisamente rima con presentazioni, dato che unitamente alla SIC58 Squadra Corse anche lo stesso tracciato intitolato proprio a Marco Simoncelli ha presentato il proprio 2023, che promette di essere scoppiettante. Il tutto dopo un 2022 ricco di eventi, chiuso dal tracciato con numeri eccellenti.&nbsp;&ldquo;Veniamo&nbsp;da una stagione 2022 positiva &ndash;&nbsp;le parole del presidente della Santa Monica SpA e del Gruppo Financo Luca Colaiacovo&nbsp;&ndash; e con numerosi segnali ripresa. La qualit&agrave; degli eventi ed il loro successo sono il presupposto per guardare alla prossima stagione con fiducia. Le premesse della crescita sono gli investimenti della propriet&agrave; del circuito, il forte legame coi soggetti istituzionali e privati, e la capacit&agrave; organizzativa di una struttura esperta ed appassionata. Abbiamo superato i primi 50 anni di attivit&agrave; e i riconoscimenti ricevuti nel corso degli eventi che li hanno festeggiati sono lo stimolo a migliorare&rdquo;. &nbsp;A confermare questo trend positivo del resto sono i numeri, con oltre&nbsp;700mila presenze in circuito, per un indotto economico totale di 170 milioni di euro. Risultati frutto di un&rsquo;attenta programmazione, e dei tanti eventi&nbsp; - WDW, Aprilia All Stars, WorldSBK e MotoGP ad esempio &ndash; che il circuito ha ospitato nel corso dell&rsquo;anno. Il tutto con una ulteriore gratificazione, il&nbsp;Premio Ambiente FMI 2022. 2023 da vivere  Salutato il passato ad ogni modo &egrave; tempo di pensare al presente ed al futuro, che nel caso del Misano World Circuit assume varie connotazioni, in primis per quanto concerne gli ammodernamenti. Nel 2023 infatti avverr&agrave; il restyling esterno del Ristorante, con l&rsquo;ampliamento della zona piscina, con conseguente aumento del comfort per i clienti sia all&rsquo;esterno che all&rsquo;interno. Sar&agrave; inoltre intensificato il rapporto con la&nbsp;Fondazione Misano, con la rappresentazione totale dell&rsquo;offerta alberghiera sul portale di MWC, in modo da offrire un percorso rapido e conveniente per coloro che intendono soggiornare sul territorio immediatamente limitrofo al Simoncelli. &nbsp;Per quanto concerne il calendario degli eventi, vi saranno manifestazioni davvero per tutti i gusti. Dagli eventi motoristici internazionali a quelli non, come la recente Misano Marathon o gli imminenti&nbsp;Open Games, ma soprattutto&nbsp;Italian Bike Festival, che torner&agrave; a MWC dopo lo straordinario successo dello scorso anno.&nbsp;&nbsp;&ldquo;L&rsquo;impianto ha ormai un suo profilo di polifunzionalit&agrave; &ndash;&nbsp;ha commentatato il managing director Andrea Albani&nbsp;&ndash; dove ad una dimensione storica legata ai grandi eventi del motorsport internazionale si aggiungono altri appuntamenti, che potenziano il ruolo di volano economico del territorio&rdquo;. Moto3, Paolo Simoncelli: "Rossi mi aspetto che vinca. Il pilota ideale? Marquez"       

Il tracciato dedicato a Marco Simoncelli sempre pi&ugrave; polo multifunzionale, con eventi motoristici e non durante tutto l'anno

MotoGP, SBK e non solo: Misano pronto per un 2023 scoppiettante

Dopo&nbsp;la festa degli 80.000 del World Ducati Week, di cui vi abbiamo fatto un resoconto proprio su questo numero, avendo vissuto dal &ldquo;vivo&rdquo; l&rsquo;evento insieme a voi, la Ducati non poteva chiedere di meglio per lo scorso fine settimana.  A Most, dove &egrave; andato in scena il giro di boa della stagione Superbike, Alvaro Bautista e la Panigale del Team Aruba si sono difesi dagli attacchi di un Toprak Razgatlioglu che aveva i favori del pronostico dopo la tripletta di Donington. Lo spagnolo ha spento l&rsquo;entusiasmo del turco con una vittoria perentoria in Gara 1 e con un prezioso secondo posto in Gara 2, tenendo per ora un margine di relativa sicurezza nella lotta per il titolo.&nbsp;  A proposito di titolo e Ducati, sembra avvicinarsi la &ldquo;nona sinfonia&rdquo; per Michele Pirro. Il quale a Misano, nel weekend della suggestiva, emozionante e riuscitissima Racing Night del CIV, ha colto due vittorie in sella alla Panigale del Team Barni: prima sotto i riflettori e dopo sotto il sole, ipotecando l&rsquo;ennesima vittoria tricolore della classe regina delle derivate di serie.  Sempre parlando dei colori di casa nostra, da sottolineare a Most l&rsquo;impresa di Lorenzo Baldassarri, che in una Supersport mondiale caratterizzata dalla presenza di numerose bandiere italiane sul podio (abbiamo fatto quasi en plein), alla guida della Yamaha del Team Evan Bros ha quasi ricucito il notevole gap che nella lotta per il titolo lo separava da un Dominique Aegerter prima inarrivabile. Ma che adesso, con un doppio &ldquo;zero&rdquo;, torna a essere alla portata. Servir&agrave; per&ograve; il miglior &ldquo;Balda&rdquo; per poter pensare di mettere in difficolt&agrave; il fortissimo svizzero nella seconda parte della stagione&hellip;  Aegerter si scusa dopo la squalifica: &quot;Situazione frenetica, ho sbagliato&quot; 

A Most, Bautista si &egrave; difeso. E nella suggestiva Misano in notturna, Pirro ha messo l&rsquo;ipoteca sul nono titolo italiano

L&#39;editoriale del Direttore: un weekend da ricordare

        &Egrave; quinto nel Mondiale Enea Bastianini, dopo le tre vittorie conquistate nella prima parte della stagione e altri risultati piuttosto sottotono. Ma il romagnolo &egrave; pronto ad affrontare le nove gare che mancano con il giusto spirito e anche nell&rsquo;altra parte del box Gresini, Fabio Di Giannantonio, non vede l&rsquo;ora di scendere in pista. Silverstone piace a entrambi (ecco gli orari TV dove seguirla) e sar&agrave; subito spettacolo. Alte aspettative su Silverstone per Bastianini  &ldquo;Finalmente si riparte&rdquo; ha ammesso il &ldquo;Bestia&rdquo; che &egrave; impaziente di salire in sella alla sua Ducati Desmosedici GP21. Questo stop di cinque settimane &egrave; servito: &ldquo;La pausa &egrave; stata molto utile per resettare e mettere a fuoco gli errori commessi nella prima parte di stagione&rdquo;. Il dodicesimo appuntamento sar&agrave; il Gran Premio di Gran Bretagna: &ldquo;Silverstone mi piace molto e voglio assolutamente ottenere un buon risultato per tornare ai nostri livelli. Siamo stati troppo altalenanti fino ad ora, e in questa seconda parte vogliamo essere pi&ugrave; costanti&rdquo;.  Gli obiettivi di Di Giannantonio sulla seconda parte di campionato  &Egrave; alla sua prima stagione nella categoria regina il &ldquo;Diggia&rdquo;, che dopo la pole position ottenuta al Mugello, punta a fare ancora meglio in gara in queste prossime nove gare che lo attendono. La pista inglese, poi, gli piace proprio: &ldquo;Silverstone &egrave; pazzesca. A me piacciono praticamente tutti i circuiti, ma questo &egrave; davvero fantastico&rdquo;. Il debuttante arriver&agrave; oltre manica con lo spirito giusto: &ldquo;La pausa ci &egrave; servita a ricaricare le batterie tra vacanza, allenamenti e wdw. Siamo sicuramente pronti: la speranza &egrave; ripartire da dove abbiamo lasciato e continuare a costruire per tutta la seconda parte di stagione&rdquo;. A partire proprio da Silverstone. MotoGP, Quartararo vincer&agrave; il titolo 2022? Ecco cosa dicono le statistiche       

La coppia del team Gresini &egrave; focalizzata sul nuovo appuntamento che li aspetta in Inghilterra, dove arrivano con le idee belle chiare. Ecco quali

MotoGP Silverstone: Bastianini concentrato, “Diggia” stregato dalla pista

Si &egrave; chiuso con una vittoria, un terzo e un secondo posto, il weekend di Alvaro Bautista in Repubblica Ceca. Un ruolino di marcia pi&ugrave; che positivo per lo spagnolo, che tiene la testa del campionato, dopo un Round disputato con una mano acciaccata, su un circuito dove non aveva mai messo le ruote, in sella alla Panigale V4R.  &quot;Oggi &egrave; andata peggio di ieri, ma abbiamo tempo per recuperare&quot; dice lo spagnolo a fine weekend, parlando anche della mano infortunata a Donington. &quot;Non c&#39;&egrave; niente di rotto, ma i tendini e i legamenti hanno bisogno di riposo e io li ho stessati correndo a Donington; lo scorso weekend al WDW - dove ho fatto un sacco di autografi e corso la Race of Champions - e poi anche qui. Non ho avuto tempo per recuperare. L&#39;aspetto positivo &egrave; che non ho grossi problemi a guidare la moto, ma non &egrave; piacevole finire la gara e avere dolore. Mi dispiace per mia moglie, che in questa pausa dovr&agrave; occuparsi di tutte le faccende di casa, badando non a due bambini ma a tre, con me (ride ndr.)&quot;.  Bautista: &quot;Abbiamo limitato i danni, ora posso pensare a riposare la mano&quot;   Al netto del fastidio dovuto all&#39;infortunio, quella a Most non &egrave; stata una domenica delle pi&ugrave; semplici per Bautista, autore di qualche sbavatura e di un bel dritto in Gara 2.  &quot;Oggi non so perch&eacute;, ma ho mancato il punto di frenata in Curva 1. A volte sono arrivato lungo, a volte ho frenato troppo presto... i riferimenti non mi erano del tutto chiari oggi, ma non so come mai - spiega il ducatista -. Oggi ho perso tanto alla prima frenata, in quel punto non ero forte quanto lo ero ieri. Quando sono andato lungo ero secondo e rientrando in pista ho visto Toprak e Rea abbastanza vicini, cos&igrave; ho deciso di restare terzo. Allo stesso tempo, per&ograve;, ho perso velocit&agrave; andando fuori pista e, di conseguenza, oltre alla posizione, ho perso anche un po&#39; di terreno. Non penso sia stato il momento chiave della gara, perch&eacute; alla fine sono riuscito a fare dei buoni tempi e ho pensato a tenere il mio ritmo&quot;.  Non recrimina Bautista, anche se resta un pizzico di rammarico per non essere riuscito a trovare prima il ritmo che, forse, gli avrebbe permesso di contendere a Razgatlioglu la vittoria della gara.  &quot;Alla fine, Toprak faceva dei buoni giri e ho cercato di seguirlo, ma l&#39;ho fatto troppo tardi - continua lo spagnolo -. Mi sono serviti un paio di giri per cambiare i riferimenti e provare a spingere maggiormente. E quando sono riuscito ad avere un passo e dei feedback migliori, Toprak era gi&agrave; lontano. Penso che questo fine settimana sia stato positivo per noi, perch&eacute; abbiamo chiuso con tre podi, su un circuito sul quale non avevo mai corso con la Ducati e, in pi&ugrave;, con questa soluzione di gomme al posteriore, che mi &egrave; servito tutto il weekend per far funzionare, perch&eacute; non l&#39;avevo mai usata prima. Alla fine, posso dire che &egrave; stato positivo perch&eacute; abbiamo limitato i danni e ora posso pensare a far riposare la mano e affrontare le prossime gare al 100%&quot;.  &quot;Era pi&ugrave; importante non perdere terreno, che trarre vantaggio&quot;   Concluso il Round in Repubblica Ceca, il pilota del team ufficiale Ducati pu&ograve; affrontare la pausa estiva con il giusto spirito, forte di una solida prima parte di stagione e di un bel margine in campionato.  &quot;Come ho detto ieri, non penso al campionato, ma &egrave; certamente meglio veder aumentare che ridurre il vantaggio - sottolinea Alvaro, commentando la classifica - . Credo che la cosa importante, comunque, sia non fare errori. Per esempio, stamattina in Superpole Race, con le SCX avevo pi&ugrave; grip ma sentivo la moto puntata sull&#39;anteriore. Ho rischiato di cadere un paio di volte e non me la sono sentita di rischiare per seguire Razgatlioglu e Rea. &Egrave; pi&ugrave; importante non perdere troppo, che aumentare il gap in classifica. In ogni caso, credo che qui, Donington, ma anche Magny-Cours - soprattutto con la hard al posteriore - siano tre circuiti dove per noi &egrave; pi&ugrave; importante non perdere terreno, piuttosto che trarre vantaggio. Io non penso molto alla classifica, comunque, preferisco pensare gara per gara e concentrarmi sul portare a casa il massimo&quot;.  SBK Most, Razgatlioglu: &ldquo;Gran feeling con la Yamaha. Dura la lotta con Rea&rdquo; 

A fine weekend, Alvaro spiega perch&egrave;, in questi ultimi tre Round, sar&agrave; pi&ugrave; importante non perdere terreno, che allungare in classifica

SBK Most, Bautista: &ldquo;Meglio non fare errori, che aumentare il vantaggio&rdquo;

        C&rsquo;&egrave; ancora spazio per le prime volte nella carriera di Alvaro Bautista, e la giornata di oggi &egrave; un esempio. Lo spagnolo infatti ha compiuto solo oggi i primi giri in sella alla Ducati sul circuito di Most, iniziando dunque a trarre i primi riferimenti ed i primi spunti in ottica messa a punto.&nbsp;&ldquo;Ho dovuto lavorare sul cambio, provando alcune soluzioni, ma ancora non ho scelto la migliore. Non avevo aspettative prima di scendere in pista: per certo mi piace di pi&ugrave; rispetto all&rsquo;anno scorso, tanto che sembra un altro tracciato. Ho maggiore confidenza, dato che l&rsquo;anno passato mi sentivo a rischio in ogni curva&rdquo;.&nbsp;Quali sono le condizioni della mano destra?&nbsp;&ldquo;Sta migliorando, ma non sono ancora al meglio. Non c&rsquo;&egrave; nulla di rotto, ma c&rsquo;&egrave; qualche problema a livello di legamenti e tendini: avrei voluto recuperare meglio ma non c&rsquo;&egrave; stato il tempo, dato che lo scorso weekend ero al WDW ed ora sono qui&rdquo;. Bautista: "I rumors legati alla MotoGP hanno condizionato Razgatlioglu"  Pensi che Toprak sia tornato nella condizione migliore? &ldquo;Certamente le prime piste non erano le migliori per lui, ma penso al contempo che i rumors legati alla MotoGP lo abbiano un po&rsquo; condizionato, anche senza pensarci. Ora non ci sono pi&ugrave; possibilit&agrave; &egrave; tornato a concentrarsi al 100%: a Donington &egrave; stato forte anche l&rsquo;anno scorso, ma in generale credo che ora sia pi&ugrave; forte e pi&ugrave; concentrato&rdquo;.&nbsp;Domani potrebbe piovere. In caso pensi vi siano le condizioni per correre?&nbsp;&ldquo;Ci sono molti punti in cui il muro &egrave; molto vicino. Sull&rsquo;asciutto &egrave; pericoloso, sul bagnato ancora di pi&ugrave;. Se piove penso sia meglio non correre, &egrave; troppo rischioso&rdquo;.&nbsp;Qual &egrave; la tua situazione in termini di gomme?&nbsp;&ldquo;L&rsquo;anno scorso quasi tutti hanno usato la SCX per la gara senza avere problemi, ma il contesto ora &egrave; diverso e dobbiamo agire di conseguenza. Oggi ho provato entrambe le soluzioni di SC0, ma non vi sono particolari differenze: dopo due o tre giri iniziano a muoversi leggermente, il che mi aiuta, mentre all&rsquo;inizio sono ancora un po&rsquo; lento. Per certo non sono le gomme ideali per noi, ma ci dobbiamo lavorare&rdquo;. SBK Most, Razgatlioglu avvisa: "Pronto a lottare, in battaglia guido meglio"       

Lo spagnolo chiaro: "Con l'asciutto rischiamo, con il bagnato ancora di pi&ugrave;. Toprak ora non pensa pi&ugrave; alla MotoGP"

SBK Most, Bautista: “Se piove meglio non correre, troppo pericoloso”

        Se vi sono delle certezze nel paddock Superbike, una di queste &egrave; il team Aruba Ducati, che dal 2015 ad oggi guida la spedizione Ducati nel paddock delle derivate. Un cammino al quale, per diventare perfetto, manca solo un ultimo tassello: parliamo ovviamente del titolo mondiale, che resta ovviamente in cima ai pensieri del Team Principal Stefano Cecconi e di tutta la squadra. Il 2022 potrebbe essere l&rsquo;anno giusto, grazie alle ottime prestazioni del figliol prodigo Alvaro Bautista.&nbsp;Stefano, qual &egrave; il primo bilancio del Bautista bis?&nbsp;&ldquo;Non potevo chiedere di pi&ugrave; al momento, dato che non era affatto scontato che ritrovasse subito la confidenza con la moto avuta nel 2019, d&rsquo;altronde la moto &egrave; simile ma non la stessa. Dal primo test ha subito sorriso, il che ci ha tranquillizzato, ed ovviamente i risultati delle gare hanno ulteriormente migliorato l&rsquo;umore. Credo che Alvaro sia riuscito a colmare alcune lacune da tre anni fa ad oggi, quindi ora si sente pi&ugrave; sicuro ed in controllo&rdquo;.&nbsp;A livello umano come lo hai ritrovato?&nbsp;&ldquo;Come persona Alvaro &egrave; sempre stato uno spettacolo, sia dal punto di vista della seriet&agrave; che dell&rsquo;affabilit&agrave;. E&rsquo; diversa la consapevolezza: nel 2019 era tutto nuovo per lui, il che lo ha portato comunque a fare un&rsquo;ottima stagione da debuttante, ma ora si percepisce una maggiore tranquillit&agrave;&rdquo;.&nbsp;Risultati alla mano aumenta l&rsquo;amaro in bocca pensando al mancato rinnovo di contratto del 2019?&nbsp;&ldquo;Con il senno di poi direi di s&igrave;, ma le situazioni vanno contestualizzate. In quel momento non &egrave; stato possibile trovare un accordo, ed Alvaro ha creduto in un progetto pensando di trovare qualcosa di meglio, il che forse oggi lo ha reso pi&ugrave; consapevole. A livello di risultati il 2019 ci ha lasciato l&rsquo;amaro in bocca fino ad un certo punto: per puro caso le prime piste del calendario erano tutte adatte ad Alvaro ed alla moto, mentre le piste della seconda parte hanno un po&rsquo; esasperato il trend negativo. Se avessimo fatto lo stesso campionato invertendo i tracciati sarebbe emersa una percezione diversa della stagione&rdquo;.&nbsp;Come pensi sarebbero andate le stagioni 2020 e 2021 con Alvaro in squadra?&nbsp;&ldquo;Probabilmente bene, non penso che avrebbe fatto peggio di secondo o terzo, ma non posso dire che avremmo vinto facilmente il mondiale in entrambe le stagioni&rdquo;.&nbsp;Redding ha recentemente criticato il vantaggio in termini di peso di Bautista, chiedendo una regolamentazione del peso moto pi&ugrave; pilota. Che ne pensi?&nbsp;&ldquo;Scott non ha peli sulla lingua, il che &egrave; il suo bello. Non sono d&rsquo;accordo, il peso del pilota porta vantaggi e svantaggi: Redding ad esempio con la sua maggiore forza riusciva a sopperire ad alcuni problemi. Alvaro ha un vantaggio legato al peso, ma minore di quanto si pensi, dato che la differenza la fa rialzando la moto in uscita di curva. E&rsquo; inoltre molto bravo a non consumare le gomme, il che a fine gara ovviamente aiuta. Andare a penalizzarlo dove &egrave; avvantaggiato senza aiutarlo dove &egrave; svantaggiato non credo sarebbe giusto. Noi non eravamo a favore di questa regolamentazione nemmeno quando avevamo in squadra Redding e Davies&rdquo;. Cecconi: "Non voglio firmare i contratti a dicembre, ma nemmeno ora"   Ora tiene banco il mercato. Qual &egrave; la situazione per la seconda sella?&nbsp;&ldquo;Intorno a questo tema c&rsquo;&egrave; una pressione pi&ugrave; esterna che interna. Noi siamo relativamente tranquilli, possiamo prendercela con calma: ci siamo abituati ad un mercato dove le decisioni per l&rsquo;anno successivo vengono prese all&rsquo;inizio della stagione in corso, il che &egrave; strano. Non voglio firmare i contratti a dicembre, ma siamo appena a met&agrave; campionato. Potremmo rimanere cos&igrave; o fare dei cambiamenti&rdquo;.&nbsp;I candidati sono Rinaldi, Petrucci e Bassani?&nbsp;&ldquo;Sinceramente non abbiamo una trattativa avanzata con nessuno, quindi non stiamo scegliendo tra tre trattative ben avviate&rdquo;.&nbsp;In Supersport avete intrapreso un nuovo percorso. Sei soddisfatto?&nbsp;&ldquo;Sono contento di Bulega, in primis per come sta affrontando la stagione: era ed &egrave; convinto della scelta fatta. Stiamo pagando il fatto che la moto &egrave; nuova e si trova a scontrarsi con moto molto pi&ugrave; avanti in termini di sviluppo. All&rsquo;inizio del progetto avremmo firmato per essere subito sempre sul podio, ma ovviamente a questo punto stiamo iniziando a bramare la prima vittoria. Le limitazioni ad inizio anno era pesanti, ma ora le cose stanno migliorando, anche se le vecchie Supersport hanno ancora qualcosa in pi&ugrave;&rdquo;.&nbsp;Il 2023 di Bulega &egrave; gi&agrave; scritto?&nbsp;&ldquo;Rester&agrave; in Supersport, anche perch&eacute; nella nostra idea il primo anno era l&rsquo;occasione per imparare, per poi cercare di vincere l&rsquo;anno successivo&rdquo;.&nbsp;C&rsquo;&egrave; il progetto di creare una filiera di piloti italiani per la Superbike in Supersport?&nbsp;&ldquo;L&rsquo;idea di partenza era questa, anche perch&eacute; lo avevamo gi&agrave; iniziato a fare in Superstock1000, che tra l&rsquo;altro comprendeva moto pi&ugrave; simili alla Superbike. Quando &egrave; nata la nuova Supersport abbiamo pensato avesse senso fare crescere un pilota internamente, costruendo un percorso che potrebbe portare anche al team ufficiale in classe regina&rdquo;.&nbsp;Quest&rsquo;anno Aruba &egrave; sbarcata per la prima volta in MotoGP come title sponsor. E&rsquo; l&rsquo;inizio di un cambio di paddock?&nbsp;&ldquo;Al momento siamo concentrati su Superbike e Supesport. L&rsquo;opportunit&agrave; della MotoGP &egrave; arrivata quando abbiamo discusso il rinnovo con Ducati: Pirro le wild card le ha sempre fatte, e visto che abbiamo un grande rapporto con i test team MotoGP e SBK abbiamo fatto questa scelta. E&rsquo; stato bello vedere un pezzo del nostro paddock dall&rsquo;altra parte, ma attualmente non vi sono progetti ulteriori&rdquo;.&nbsp;Parlando di test team, pensi che quello Superbike potrebbe rendere di pi&ugrave;?&nbsp;&ldquo;Lo sviluppo c&rsquo;&egrave;, posso confermarlo. Ducati &egrave; stata forse brava a mostrare solo una parte del lavoro svolto, anche perch&eacute; essendo in testa al mondiale non ci serve far vedere che ci stiamo dando da fare. Stiamo lavorando e penso che si vedranno i risultati. Entro l&rsquo;anno verr&agrave; presentata la nuova versione della Panigale V4R, e questo certamente ci dar&agrave; una ulteriore mano&rdquo;. Compleanno in salsa WDW per Bassani: "Una figata battagliare con i piloti MotoGP"       

Il Team Principal Aruba: "Ha colmato alcune lacune. Ora il mercato &egrave; troppo veloce: non abbiamo trattative avanzate"

SBK, Cecconi: “Bautista è in controllo. Seconda sella? La fretta è degli altri”

        Luned&igrave; 25 luglio sono state messe in vendita on-line tutte le Ducati Panigale V4 S che il sabato precedente avevano partecipato alla Race of Champions e dopo appena qualche ora sono state vendute tutte. Si tratta di pezzi unici, da collezione, personalizzati con le livree di gara dei piloti e con l&rsquo;incisione al laser sulla testa di sterzo del logo con il nome di ciascuno di essi. La prima a esser stata venduta &egrave; stata quella di Jack Miller, ormai prossimo a lasciare la Casa di Borgo Panigale a fine stagione, seguita da quella del compagno di squadra Francesco Bagnaia che ha vinto questa prova speciale. Poi &egrave; stato il turno della "rossa" del francese Johann Zarco. MotoGP: Francesco Bagnaia sempre pi&ugrave; punta Ducati? La grande soddisfazione per Ducati  &ldquo;La Race of Champions &egrave; stata, insieme alla parata dei Ducatisti, il contenuto pi&ugrave; emozionante di questa undicesima edizione del World Ducati Week&ldquo;, ha dichiarato Patrizia Cianetti, Marketing &amp; Communications Director di Ducati. La vendita &egrave; stata riservata ai migliori appassionati clienti di Ducati, che hanno potuto accedere alla piattaforma digitale per acquistare la moto del proprio idolo. E Cianetti ha aggiunto: &ldquo;Le decine di migliaia di tifosi collegati al live streaming o davanti alle TV internazionali che hanno trasmesso la gara, insieme al tifo dalle tribune del circuito, confermano la capacit&agrave; di Ducati di dare vita a esperienze uniche che alimentano la passione e l&rsquo;entusiasmo dei tifosi del brand di tutto il mondo. Il successo della vendita on-line delle Panigale V4 S rinforza ulteriormente questo risultato&rdquo;.  La decisione di venderle on-line  Come detto tutto si &egrave; svolto online e Francesco Milicia, VP Global Sales &amp; After Sales Ducati ha aggiunto: &ldquo;Questa scelta &egrave; stata fatta in linea con la nostra strategia di utilizzo di servizi digitali per estendere e migliorare l&rsquo;esperienza dei Ducatisti e, in questo caso specifico, per dare accesso immediato a tutti alla stessa ora in tutto il mondo. La velocit&agrave; con cui le moto sono state vendute conferma che in tanti erano connessi in attesa dell&rsquo;apertura della piattaforma&rdquo;. L'attaccamento al marchio &egrave; pi&ugrave; forte che mai. MotoGP, Quartararo vincer&agrave; il titolo quest'anno? Ecco cosa dicono le statistiche       

Sold out tutte le moto che hanno disputato la prova a Misano, vinta da Francesco Bagnaia. Quella di Jack Miller &egrave; stata la prima ad essere acquistata

WDW 2022, già vendute tutte le Ducati Panigale V4 S della Race of Champions

        Il World Ducati Week ha nuovamente mostrato quello che &egrave; sotto gli occhi di tutti da ormai un paio di stagioni. Con la vittoria della kermesse tutta italiana, Pecco Bagnaia ha messo un simbolico punto esclamativo su chi sia il pilota pi&ugrave; forte all'interno del mondo Ducati. Una prova di forza impreziosita dalla caratteristica dell'uguaglianza tra le moto in pista, che di conseguenza non lascia scampo ad interpretazioni. Bagnaia &egrave; la gemma pi&ugrave; preziosa per la Rossa, che deve puntare su di lui per provare a riportare a casa un titolo che manca ormai da 15 anni. Sono molti i piloti giovani che Ducati sta facendo progredire: da Bastianini ai piloti della VR46, Marini e Bezzecchi, in continua crescita. Tuttavia l'unico davvero in grado di stare al livello dei top della classe regina, Fabio Quartararo e Marc Marquez (al netto di problemi fisici), sembra essere il solo Bagnaia. 7 vittorie nelle ultime due stagioni  Dalla seconda met&agrave; della scorsa stagione il pilota piemontese ha definitivamente mostrato tutto il suo potenziale di guida, alternando a comprensibili momenti di difficolt&agrave;, prestazioni eccezionali, degne di un pilota che pu&ograve; diventare Campione del Mondo. Il WDW &egrave; stato l'ennesima dimostrazione della leadership tecnica dell'iridato Moto2 2018, a capo di un podio tutto italiano. Luca Marini e Marco Bezzecchi hanno infatti concluso alle spalle del connazionale nonch&egrave; compagno della VR46 Academy, battendo la concorrenza specialmente dei colleghi della MotoGP, da Bastianini a Miller e Zarco. La domanda sorge dunque spontanea, Bagnaia sta diventando sempre pi&ugrave; fondamentale per Ducati e perci&ograve; indispensabile? La concorrenza non sembra cos&igrave; solida  Se &egrave; vero che Bagnaia si &egrave; reso protagonista di una crescita tanto esponenziale da renderlo il pilota di punta della Ducati, &egrave; pur vero che, attualmente, la concorrenza non sembra essere cos&igrave; pericolosa. Jack Miller (che lascer&agrave; la Ducati a fine anno) non &egrave; abitutato a stare costantemente nelle posizioni di vertice, mentre Enea Bastianini e Jorge Martin, che in qualche occasione sembravano destinati ad affiancare Bagnaia relativamente a questo "status", si sono in realt&agrave; mostrati altalenanti in termini di risultati, sicuramente influenzati in tal senso da una mancanza di esperienza. Discorso simile per Luca Marini, che numeri alla mano si trova due passi indietro rispetto a Martin e Bastianini, mentre per Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio &egrave; ancora presto per tracciare un bilancio, in qualit&agrave; di rookie. Infine Johann Zarco, che ogni domenica "fa il suo", senza riuscire per&ograve; ad incidere particolarmente. Cambieranno gli equilibri nella prossima stagione, o la Ducati dovr&agrave; aggrapparsi, ancora una volta, alla sua prima punta?&nbsp; WDW, Di Giannantonio: "Punto al primo podio: se succede sar&agrave; Dybaka mask"       

Il World Ducati Week ha sancito una volta di pi&ugrave; la supremazia del pilota torinese all'interno delle gerarchie della casa di Borgo Panigale

MotoGP: Francesco Bagnaia sempre più prima punta Ducati?

        Prima di Darryn Binder, colui che ha fatto un salto unico dalla Moto3 alla MotoGP &egrave; stato Jack Miller, che non ha potuto rifiutare un&rsquo;offerta firmata Honda e ha cos&igrave; saltato il passaggio in Moto2. Una volta arrivato nella top class ha dovuto fare un importante lavoro su s&eacute; stesso e gi&agrave; nella squadra LCR aveva capito che avrebbe dovuto cambiare stile di vita, ora che era arrivato nella massima categoria. Proprio l&igrave; ha trovato chi gli ha dato una bella spinta... L'inglese ha portato l'amico australiano sulla strada giusta  Ai microfoni di Speedweek ha dichiarato: &ldquo;In una sola stagione ho capito che cos&igrave; non potevo andare avanti. La MotoGP &egrave; un 'lavoro a tempo pieno'. All'epoca, ho tratto vantaggio dall'aver trovato un compagno di squadra in Cal Crutchlow che si allenava molto e mi ha aiutato molto in questo settore&rdquo;. Cos&igrave; &egrave; diventato un pilota professionista a tutti gli effetti: &ldquo;Mi ha fatto assolutamente capire che si deve investire su questo aspetto se voglio avere successo in MotoGP. L'ho capito subito&rdquo;. L&rsquo;australiano si &egrave; messo subito a lavorare duramente, tanto che ora ammette: &ldquo;Se mi guardo indietro, in che stato ero nel 2015 e quanto sono in forma ora, sono convinto di essere uno dei piloti pi&ugrave; in forma sulla griglia. Non voglio fingere che mi piaccia il mio allenamento, perch&eacute; a nessuno piace sempre&rdquo;.  La grande resistenza dovuta all'ottimo allenamento che pratica  Recentemente si ha poi avuto una dimostrazione di quanto serva il grande allenamento: &ldquo;Basta pensare alla gara del Sachsenring. A 36 gradi quella &egrave; stata forse una delle gare pi&ugrave; faticose della mia carriera". Alla fine della corsa si sono visti i piloti sfiniti, dopo la grande resistenza mantenuta durante la corsa e Miller ha affermato:"Ma mi sono sentito bene dalla A alla Z. E se si riesce in una gara cos&igrave; calda, allora significa che si &egrave; ben preparati per tutte le altre competizioni&rdquo;. Storie da WDW, Rinaldi sulla GP22 di Miller: "Dall'Igna mi aspettava al box"       

Dopo il primo anno l&rsquo;australiano ha dovuto attuare un cambiamento importante per poter restare nella top class, e ci&ograve; &egrave; avvenuto grazie al britannico

MotoGP, ecco perché Cal Crutchlow è stato "l'angelo custode" di Jack Miller

Si &egrave; concluso sulla pista di Misano tradizionale raduno di tutti i ducatisti. Molti i personaggi famosi del mondo Ducati, partendo dai piloti di MotoGP a quelli di SBK. L&#39;evento si &egrave; concluso con la consueta Race of Champions vinta da Pecco Bagnaia

WDW, tutte le foto del grande evento Ducati

        Questo fine settimana lo spettacolo della Superbike si terr&agrave; in Repubblica Ceca, sul tracciato di Most, dove riprender&agrave; l&rsquo;accesa lotta al titolo tra Alvaro Bautista, Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu. I distacchi in campionato si sono ridotti durante la prova inglese e lo spagnolo sar&agrave; affamato di vittoria su questa pista dove l&rsquo;anno scorso la Ducati vinse una gara (con Scott Redding). Il nord-irlandese punter&agrave; al riscatto, dopo non esser riuscito a vincere neanche una prova a Donington Park, mentre il turco vorr&agrave; continuare la sua scalata alla vetta del campionato. Occhi puntati anche su Michael Rinaldi, che non ha ancora una sistemazione per il 2023, e Axel Bassani che punta in alto, cos&igrave; come lo stesso Redding, dopo aver conquistato il primo buon risultato con BMW. Ecco gli orari TV. Orari Sky  Venerd&igrave; 29 luglio Ore 10.30: FP1 Superbike Ore 11.25: FP1 Supersport Ore 15.00: FP2 Superbike Ore 16.00: FP2 Supersport &nbsp; Sabato 30 luglio Ore 10.25: Superpole Supersport Ore 11.10: Superpole Superbike Ore 14: Gara 1 Superbike Ore 15.15: Gara 1 Supersport &nbsp; Domenica 31 luglio Ore 11.00: Superpole Race Superbike Ore 12.30: Gara 2 Supersport Ore 14.00: Gara 2 Superbike Orari TV8  Sabato 30 luglio Ore 14: Gara 1 Superbike  Domenica 31 luglio Ore 13.00: Superpole Race Superbike Ore 14.00: Gara 2 Superbike WDW, Bassani: "Tre giorni intensi come un weekend di gara"       

Piloti, team e addetti ai lavori raggiungeranno la Repubblica Ceca per questo fine settimana dove andr&agrave; in scena il sesto appuntamento stagionale

SBK, ecco gli orari TV di Sky e TV8 del round di Most 2022

        Si &egrave; concluso da poco il weekend del Paul Ricard, pista che ha ospitato l'11esimo round della stagione 2022 di Formula 1. Tanti gli ospiti d&rsquo;onore presenti nel paddock dell&rsquo;autodromo di Le Castellet, tra questi l&rsquo;idolo locale e campione del mondo in carica della MotoGP Fabio Quartararo. WDW, Di Giannantonio: "Punto al primo podio, far&ograve; la Dybala Mask" Quartararo e la F1  Non si tratta della prima comparsata del transalpino nel Circus delle quattro ruote, un mondo che ha sempre affascinato il portacolori Yamaha Factory. Infatti, El Diablo aveva testato il simulatore Mercedes nel 2021, un&rsquo;esperienza che Fabio aveva definito &ldquo;bellissima&rdquo; dopo aver visitato il quartier generale del team otto volte campione del mondo. Fabio &ldquo;seduce&rdquo; la Mercedes  Una visita che aveva folgorato il francese, tanto da invogliarlo a testare una vera e propria F1, un desiderio mai celato ma non ancora realizzato: &ldquo;Sto spingendo per poter provare una Mercedes, ho chiesto loro di fare un test&rdquo;, aveva dichiarato Fabio ai colleghi di Sky alcuni mesi fa.&nbsp; Il desiderio non si &egrave; ancora realizzato, ma nel corso del fine settimana del Paul Ricard Quartararo &egrave; tornato nel box Mercedes, salendo a bordo della W13: nessun giro percorso, ovviamente, ma chiss&agrave; che la squadra di Toto Wolff non decida di accontentare il pilota MotoGP nel corso dei prossimi mesi lasciandogli testare una vecchia monoposto.&nbsp; GT, Valentino Rossi: "All'Eau Rouge devi essere coraggioso" Il post social              Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Fabio Quartararo (@fabioquartararo20)            

Il francese ha fatto visita al box del team otto volte campione del mondo

GP Francia F1, Fabio Quartararo al volante della Mercedes al Paul Ricard

        La popolarit&agrave; di Axel Bassani all&rsquo;interno del mondo ducatista sta crescendo esponenzialmente, ed il WDW n&rsquo;&egrave; stata la conferma. Tanti tifosi infatti si sono affacciati verso il box del team Motocorsa, dove il ragazzo di Feltre non si &egrave; risparmiato tra autografi e foto. Il tutto anche oggi, che per Axel &egrave; il giorno del suo 23&deg; compleanno.&nbsp;&ldquo;Sono stati tre giorni intensi, quasi come un weekend di gara &ndash; scherza il festeggiato &ndash; ma anche molto divertenti. Senti davvero il calore dei tifosi per la casa: spero di esserci anche nella prossima edizione, magari con qualche grado in meno (ride ndr)&rdquo;.&nbsp;Axel ieri si &egrave; difeso con classe nella Race of Champions, conquistando il settimo posto e precedendo alcuni piloti MotoGP come Johann Zarco e Fabio Di Giannantonio. Bassani: "Prima volta con la Panigale V4S, davvero divertente"  &ldquo;Era la prima volta che provavo la nuova Panigale V4S: mi sono divertito, anche a battagliare con i piloti della MotoGP, una cosa che non si vede spesso. Ovviamente non era possibile dare tutto, visto che la settimana prossima c&rsquo;&egrave; Most&rdquo;.&nbsp;Come detto dallo stesso Bassani il prossimo weekend la Superbike torna a fare sul serio, ed il veneto vuole farsi notare ancora.&nbsp;&ldquo;Abbiamo intrapreso la strada giusta, quindi ora possiamo toglierci delle soddisfazioni. Stare davanti a pi&ugrave; Ducati possibile sarebbe bello, restando nella top five per tutte e tre le gare. 2023? Non so nulla, io devo solo dare gas&rdquo;.&nbsp;Anche Axel infine ha fantasticato su quale Ducati avere nel garage, confessando di essere &ndash; al pari di molti altri &ndash; un fan di Troy Bayliss. &ldquo;Mi piacerebbe avere una delle moto con cui ha vinto il mondiale, dalla 916 in poi&rdquo;. SBK Donington, Bassani: "Se sar&ograve; in Ducati l'anno prossimo? Vedremo"       

WDW, Bassani: "Tre giorni intensi come un weekend di gara"

Axel compie oggi 23 anni: &quot;Vorrei una moto di Bayliss. A Most punto alla top five&quot;

Compleanno in salsa WDW per Bassani: "Una figata battagliare con i piloti MotoGP"

        Fabio Di Giannatonio &egrave; un tipo istrionico, lo sappiamo, il che si sposa perfettamente con lo spirito di festa del World Ducati Week, del quale il romano &ndash; insieme a tutti gli altri piloti di Borgo Panigale &ndash; &egrave; e continua ad essere grande protagonista.&nbsp;&ldquo;E&rsquo; sempre stato uno dei miei sogni partecipare da pilota al WDW &ndash; il commento di Fabio &ndash; dato che seguo la Ducati sin da quando sono piccolo. I tifosi ti fanno sentire un calore incredibile: devo fare i complimenti a Ducati, dato che organizzare un evento cos&igrave; importante non deve essere semplice&rdquo;.&nbsp;L&rsquo;evento made in Borgo Panigale ha tra l&rsquo;altro permesso a Diggia di coronare un altro suo sogno, ossia quello di scambiare il casco con Troy Bayliss, sua autentica ispirazione.&nbsp;&ldquo;Nel corso degli anni ho costruito con lui un bel rapporto, e lo scambio dei caschi &egrave; un qualcosa di davvero importante: &egrave; un segno di grande rispetto tra piloti, il che mi rende molto orgoglioso. Forse &egrave; il regalo pi&ugrave; bello che ho mai ricevuto&rdquo;. Di Giannantonio: "La Panigale V4S &egrave; pazzesca" Di Giannantonio &egrave; stato ovviamente anche tra i protagonisti della Race of Champions, che ha regalato spettacolo come da programma.&nbsp;&ldquo;La Panigale V4S &egrave; pazzesca, infatti siamo stati davvero veloci: &egrave; incredibile il fatto che chiunque possa guidarla. Ovviamente in gara c&rsquo;&egrave; chi ha rischiato di pi&ugrave; e chi di meno, ma &egrave; stato davvero bello. Tra l&rsquo;altro vedere tanta gente venire in circuito in moto &egrave; un qualcosa di davvero emozionante&rdquo;.&nbsp;L&rsquo;ultima battuta &ndash; da romanista sfegato qual &egrave; &ndash; di Fabio non pu&ograve; che essere su Paulo Dybala, ultimo grande acquisto della Roma. &ldquo;Dybala mask in caso di podio? Assolutamente. Tra l&rsquo;altro l&rsquo;ho involontariamente gi&agrave; messa nel casco speciale per il Mugello (ride ndr)&rdquo;. Storie da WDW, Rinaldi sulla GP22 di Miller: "Dall'Igna mi aspettava ai box..."       

Fabio si gode la festa ed il nuovo aquisto della Roma: "Senza saperlo gli ho dedicato il casco del Mugello. Che bello scambiare il mio con Bayliss!"

WDW, Di Giannantonio: "Punto al primo podio: se succede sarà Dybala mask"

        Da Assen a Misano. Come poche settimane fa in Olanda Pecco Bagnaia non ha lasciato che le briciole ai proprio avversari, trionfando in solitaria nella Race of Champions del World Ducati Week 2022. Il piemontese ha portato al limite la propria Panigale V4S, conquistando prima la pole e poi il successo, con la ciliegina sulla torta rappresentata dal giro veloce in 1&rsquo;35&rdquo;886, a due secondi dalla pole di Alvaro Bautista nel round Superbike. Bassani e Bernardi difendono l'onore Superbike&nbsp;  Alle spalle di Bagnaia si sono distinti Luca Marini e Marco Bezzecchi, gli unici che hanno tentato sino alla fine di inseguire il vincitore. Pi&ugrave; staccato Jack Miller, 4&deg; davanti ad Enea Bastianini, Jorge Martin ed Axel Bassani: il ragazzo di Feltre si &egrave; tolto lo sfizio di lottare a lungo con i due piloti davanti a lui, concludendo la corsa come primo pilota Superbike. Questo anche in virt&ugrave; della 18&deg; piazza di Alvaro Bautista &ndash; conservativo a causa del problema alla mano &ndash; e della 19&deg; di Michael Rinaldi, condizionato da un lungo al terzo giro.&nbsp;Tornando alla classifica Bassani &egrave; riuscito a precedere Johann Zarco, con Fabio Di Giannantonio e Luca Bernardi, altra bella sorpresa della gara, a chiudere la top ten. 11&deg; Danilo Petrucci, mentre Federico Caricasulo ha vinto la battaglia tra le Panigale V2, regolando Nicholas Spinelli per la 13&deg; posizione. Fuori gara Michele Pirro, finito a terra al terzo giro e Raffaele De Rosa, caduto durante le prove libere e costretto a sottoporsi ad accertamenti. La top ten della Race of Champions  WDW, Bezzecchi: "998 moto mitica, per andare in strada vorrei una Diavel"        

Pecco non sbaglia nulla e precede il duo VR46, Bassani primo pilota SBK: 7&deg; davanti a Zarco e Di Giannantonio!

WDW: Bagnaia domina la Race of Champions, podio per Marini e Bezzecchi

        Il popolo del World Ducati Week sta &ndash; come da previsione &ndash; riversando tutto il suo affetto sui piloti di Borgo Panigale, tra i quali Marco Bezzecchi non pu&ograve; che essere uno dei pi&ugrave; acclamati.&nbsp;&ldquo;Ho sempre vissuto il WDW da fuori - le parole di Marco - ma viverlo da dentro &egrave; incredibile, a partire dal calore che ti offre il pubblico. La Race of Champions? C&rsquo;&egrave; della competizione, d&rsquo;altronde sono settimane che ci carichiamo l&rsquo;un l&rsquo;altro, specie tra noi italiani. Speriamo di divertirci e di far divertire i tifosi: il caldo non aiuta ma ce la facciamo&rdquo;. Bezzecchi: &ldquo;Io ed il team siamo sulla buona strada&rdquo;  La passione per il marchio del romagnolo &egrave; vera e tangibile tanto che, al pensiero di poter avere una Ducati in regalo, Marco ha le idee chiare. &nbsp;&nbsp;&ldquo;Ieri ho potuto visitare i vari stand, e quindi ho potuto vedere diverse moto. La mia preferita dal punto di vista dello stile &egrave; la Diavel: penso che per strada si debba in primis passeggiare, specie per un pilota, quindi sceglierei quella. Tra quelle del passato ho sempre ammirato la 998. Ieri sera tra l&rsquo;altro stavo andando a cena con Celestino (Vietti ndr) e ci ha superato una Desmosedici, incredibile&rdquo;.&nbsp;Dopo il WDW sar&agrave; tempo di tornare a concentrarsi sul campionato, dove Bezzecchi resta uno degli uomini da tenere d&rsquo;occhio.&nbsp;&ldquo;Devo continuare a imparare, dato che tutte le piste sono nuove per me con la MotoGP. Sia io che la squadra abbiamo tanta voglia, con la quale spero di regalare altre belle gare a tifosi ed amici. Siamo sulla buona strada&rdquo;. MotoGP: ufficiale l'accordo tra Alex Rins e LCR Honda per il 2023       

Il romagnolo tra vacanze, moto e futuro. "La settimana dopo Assen &egrave; stata una festa, siamo sulla strada giusta"

WDW, Bezzecchi: "998 moto mitica, per andare in strada vorrei una Diavel"

Abbiamo scambiato due chiacchiere con il pilota Mooney VR 46 in occasione del WDW di Misano

Ducati WDW: Marco Bezzecchi tra vacanze e la sua Marianna

Il WDW &egrave; un evento pi&ugrave; che particolare, dove si posso vedere cose uniche. Ad esempio si pu&ograve; vedere un pilota di Superbike provare, con una piccola e simpatica furbata, una MotoGP. E&rsquo; il caso di Michael Rinaldi, che durante la parata compiuta questo pomeriggio da tutti i piloti Ducati ha fatto un piccolo scherzo a Ducati, con la complicit&agrave; di Jack Miller.  Rinaldi: &ldquo;Siamo ducatisti, ho approfittato dell&rsquo;occasione&rdquo;    Nel corso dell&rsquo;uscita in pista infatti i due piloti si sono fermati e scambiati le moto, tornando dunque ai box con la moto &ldquo;sbagliata&rdquo;. &nbsp; &ldquo;Siamo tutti ducatisti &ndash; ha commentato sorridendo il romagnolo &ndash; ed avendo la possibilit&agrave; di provare la MotoGP ne ho approfittato. Non avendo ancora firmato il contratto per il prossimo anno forse non &egrave; stata una mossa intelligente (ride ndr), dato ad aspettarci c&rsquo;erano Gigi (Dall&rsquo;Igna ndr) e tutti gli altri. Quando ho chiesto a Jack di scambiare le moto lui mi ha assecondato dicendo &ldquo;Facciamolo! Non ho mai provato una Superbike!&rdquo;. Primo impatto con la GP22? Incredibile, soprattutto per la potenza&rdquo;.  SBK, Rinaldi: &quot;Punto a stare con i fantastici 3, non con gli indipendenti...&quot; 

&nbsp;I&nbsp;due che si sono scambiati la motodurante il giro d&#39;onore. &quot;Jack mi ha assecondato, la potenza della MotoGP &egrave; incredibile&quot;

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